Napoli: cariche della polizia su studenti e ciclisti. Due arresti
Che di immacolato all'immagine dell'Italia fosse rimasto ben poco, lo si sapeva già.
Persa tra gli attoniti commenti della stampa internazionalesempre più incredula nell'assistere ad una commedia all'italianache sembra puntare ad assomigliare a uno di quei b-movies orientali, da cui forse nemmeno Quentin Tarantino riuscirebbe a cavarne qualcosa di buono, e la confusione che regna sovrana all'interno dei confini nostrani, dove una crisi politica impersonificata da saltimbanchi tristi fa da specchio a unacrisi sociale che si infiltra anche negli anfratti che non ti aspetti, l'Italia non doveva attendere ieri per scoprire che non è più il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe cantato da Petrarca nel suo Canzoniere.
Tuttavia la coincidenza - nella terra delle coincidenze, del caso, del "guarda un po' quanto è curiosa a volte la vita" - data dall'entità dei fatti accaduti ieri nel centro di Napoli e dai festeggiamenti solenni del dogma cattolico della Immacolata Concezione non fa altro che mettere un accento in più sullaperdita collettiva della ragione che caratterizza i nostri tempi.
Era un bel po' che - se trascuriamo per una volta la piaga del doping - il ciclismo non saliva alla ribalta delle nostre cronache, non solo sportive. Forse dai tempi di Pantani.
E invece nel giro di un paio di giorni si è passato dalla tragedia dei sette ciclisti falciati a Lamezia Terme, un'occasione tra le tante per dare sfogo un po' di sano sentimento xenofobo, alle cariche sconsiderate della polizia ieri a Napoli che hanno portato all'arresto di due ragazzi con la presuntaaccusa di... boh, forse di avere una bicicletta? O magari di non contribuire all'inquinamento? Ma a riguardo, siamo certi che gli inquirenti saranno capaci di scoprirlo.
I fatti, diffusi perlopiù tramite il web, parlano chiaro: ieri verso le ore 14, in occasione della tradizionale celebrazione dell'8 dicembre in piazza del Gesù, un gruppo di studenti universitari, dopo essere riuscito a superare le transenne e i blocchi posti dalle forze dell'ordine, è riuscito ad entrare nella piazza e ad aprire uno striscione su cui sarcasticamente era scritto "Obelisco Precario" per ironizzare sulle condizioni simili in cui verserebbero, secondo i manifestanti, il monumento e il futuro dei giovani napoletani.
Questo è bastato ad attirare l'attenzione della polizia che minacciosa ha accompagnato il gruppo di studenti fuori dalla piazza, nonostante le intenzioni della protesta fossero state palesemente pacifiche.
Ma il peggio doveva ancora accadere. Usciti dalla piazza, gli studenti - e con loro dunque anche i poliziotti - si sono imbattuti in un'altro corteo di manifestanti: ciclisti aderenti al movimento Critical Masserano pronti per un giro in bicicletta con l'intento di mettere in scena una sorta di "presepe morente", così come la loro città. Sempre secondo i manifestanti, si intende.
In quel momento, però, sarà passato qualcosa per la testa degli agenti in tenuta antisommossa, forse un'associazione libera tra obelisco, immacolata, studenti, futuro, pastorelli in bicicletta, chi lo sa. Per questo, ci affidiamo ancora una volta agli inquirenti che sapranno sbrogliare questa matassa surreale. Violenta.
Colpi di manganello, biciclette distrutte, qualche manifestante buttato a terra. Due arresti. Sono Alfonso Borelli, 28 anni, di Torre del Greco, ed una brasiliana residente a Madrid, Ana Paula Barbosa Rezende, 35 anni; entrambi - si vocifera - appartenenti al movimento No Global. Dunque, delinquenti e forse anche terroristi.
Maledette associazioni libere. Di qualsiasi tipo.
Le cariche della polizia, ieri a Napoli
Simone Olivelli
Persa tra gli attoniti commenti della stampa internazionalesempre più incredula nell'assistere ad una commedia all'italianache sembra puntare ad assomigliare a uno di quei b-movies orientali, da cui forse nemmeno Quentin Tarantino riuscirebbe a cavarne qualcosa di buono, e la confusione che regna sovrana all'interno dei confini nostrani, dove una crisi politica impersonificata da saltimbanchi tristi fa da specchio a unacrisi sociale che si infiltra anche negli anfratti che non ti aspetti, l'Italia non doveva attendere ieri per scoprire che non è più il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe cantato da Petrarca nel suo Canzoniere.
Tuttavia la coincidenza - nella terra delle coincidenze, del caso, del "guarda un po' quanto è curiosa a volte la vita" - data dall'entità dei fatti accaduti ieri nel centro di Napoli e dai festeggiamenti solenni del dogma cattolico della Immacolata Concezione non fa altro che mettere un accento in più sullaperdita collettiva della ragione che caratterizza i nostri tempi.
Era un bel po' che - se trascuriamo per una volta la piaga del doping - il ciclismo non saliva alla ribalta delle nostre cronache, non solo sportive. Forse dai tempi di Pantani.
E invece nel giro di un paio di giorni si è passato dalla tragedia dei sette ciclisti falciati a Lamezia Terme, un'occasione tra le tante per dare sfogo un po' di sano sentimento xenofobo, alle cariche sconsiderate della polizia ieri a Napoli che hanno portato all'arresto di due ragazzi con la presuntaaccusa di... boh, forse di avere una bicicletta? O magari di non contribuire all'inquinamento? Ma a riguardo, siamo certi che gli inquirenti saranno capaci di scoprirlo.
I fatti, diffusi perlopiù tramite il web, parlano chiaro: ieri verso le ore 14, in occasione della tradizionale celebrazione dell'8 dicembre in piazza del Gesù, un gruppo di studenti universitari, dopo essere riuscito a superare le transenne e i blocchi posti dalle forze dell'ordine, è riuscito ad entrare nella piazza e ad aprire uno striscione su cui sarcasticamente era scritto "Obelisco Precario" per ironizzare sulle condizioni simili in cui verserebbero, secondo i manifestanti, il monumento e il futuro dei giovani napoletani.
Questo è bastato ad attirare l'attenzione della polizia che minacciosa ha accompagnato il gruppo di studenti fuori dalla piazza, nonostante le intenzioni della protesta fossero state palesemente pacifiche.
Ma il peggio doveva ancora accadere. Usciti dalla piazza, gli studenti - e con loro dunque anche i poliziotti - si sono imbattuti in un'altro corteo di manifestanti: ciclisti aderenti al movimento Critical Masserano pronti per un giro in bicicletta con l'intento di mettere in scena una sorta di "presepe morente", così come la loro città. Sempre secondo i manifestanti, si intende.
In quel momento, però, sarà passato qualcosa per la testa degli agenti in tenuta antisommossa, forse un'associazione libera tra obelisco, immacolata, studenti, futuro, pastorelli in bicicletta, chi lo sa. Per questo, ci affidiamo ancora una volta agli inquirenti che sapranno sbrogliare questa matassa surreale. Violenta.
Colpi di manganello, biciclette distrutte, qualche manifestante buttato a terra. Due arresti. Sono Alfonso Borelli, 28 anni, di Torre del Greco, ed una brasiliana residente a Madrid, Ana Paula Barbosa Rezende, 35 anni; entrambi - si vocifera - appartenenti al movimento No Global. Dunque, delinquenti e forse anche terroristi.
Maledette associazioni libere. Di qualsiasi tipo.
Le cariche della polizia, ieri a Napoli
Simone Olivelli